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Sa Natzionale sarda de Bòcia est sa seletzione de is mègius giogadores e tècnicos sardos chi rapresentant sa Sardigna is su mundu. Gràtzias a s’atzionariadu populare sa Natzionale podet èssere fintzas sa tua!
Pro cuntatare sa natzionale sarda: natzionalesarda@fins-sardigna.net.
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The Sardinian National Football Team is the selection of the best Sardinian players and sports technicians that represents Sardinia in the world. With the popular shareholding the National Team can be also yours!
Contact the Sardinian National Football Team: natzionalesarda@fins-sardigna.net.
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La Nazionale Sarda di Calcio è la selezione dei migliori giocatori e tecnici sardi che rappresentano la Sardegna nel mondo. Grazie all’azionariato popolare la Nazionale può essere anche tua!
Contatta la nazionale sarda: natzionalesarda@fins-sardigna.net.
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Lo Stemma
Lo stemma della nazionale parla in Sardo: a partire dal nome della Terra che questa selezione rappresenta, sia in casa che nel mondo, la protagonista è la Lingua materna di generazioni e generazioni di sardi a prescindere dal regno o dallo Stato che li ha amministrati. Oggi Lingua in pericolo, anche per questo promossa come Lingua co-ufficiale della Nazionale.
Sempre in Sardo anche la dicitura “natzionale de bòcia”, presente sia per rendere lo stemma chiaro e riconoscibile anche avulso dal contesto calcistico, sia perché questa è la realizzazione di un sogno da tempo atteso ed è bene ribadirlo esplicitamente.
L’elemento del pentagono riprende la foggia dei palloni da calcio moderna e più impressa nell’immaginario collettivo, dal Supertele ai palloni dei mondiali.
Irrinunciabile, a tutt’oggi, la presenza dei Quattro Mori quali attuale simbolo univoco dei sardi, universalmente riconosciuto sia in Sardegna che nel mondo a prescindere da qualsiasi convinzione culturale o politica.
Ma c’è un altro simbolo sardo che meglio di ogni altro è in grado di rappresentare la Sardegna. Un simbolo dal quale una nazionale di calcio che deve interpretare e rappresentare una storia, un popolo e una Lingua non può prescindere.
Un simbolo di libertà, di civiltà giuridica, di rispetto per i diritti delle donne e dei bambini, un simbolo di impegno e di sacrificio per la costruzione e la difesa di una Sardegna soggetto internazionalmente riconosciuto. Un simbolo che tuttora caratterizza nelle più diverse varianti gli stemmi di più di 80 Comuni dell’Isola.
Un simbolo presente nelle chiese giudicali come San Serafino di Ghilarza, nello stemma istituzionale della Provincia di Oristano, negli stemmi araldici medievali che lo vedevano rapportarsi pari-grado con quelli forse più famosi come quello catalano-aragonese, un simbolo che rappresenta l’Arcidiocesi di Oristano e che sventola a s’Occidroxu in occasione di ogni rievocazione de Sa Batalla, quando nel 1409 i sardi morirono in 20mila per difendere la libertà contro gli invasori catalano-aragonesi.
Stiamo chiaramente parlando dell’Albero deradicato giudicale, qui, visto il contesto, volutamente stilizzato in modo attuale al fine di risultare armonico e – perché no – ‘sym.pathico’, rispetto ad una comunicazione calcistica leggera e moderna e dalla foggia originale al fine di evitare qualsiasi polemica o riferimento a forme e simboli già utilizzati in àmbito politico. Al di là delle forme e delle stilizzazioni la presenza dell’elemento arboreo nella comunicazione sportiva della nazionale di calcio sarda è un chiaro messaggio pregno di coscienza nazionale che grazie all’àmbito calcistico riuscirà sicuramente a pervadere larghe fasce del popolo sardo altrimenti difficilmente raggiungibili.
Se i Mori restano ben riconoscibili nella loro classica posizione nella croce di San Giorgio è proprio l’Albero deradicato a donare allo stemma il suo colore dominante, il verde: un richiamo storico e un auspicio affinché la Sardegna torni, anche in campo calcistico, ad un periodo di floridezza culturale ed economica, giocando e aprendosi in prima persona al mondo.
Franciscu Pala
Scarica la descrizone dello stemma in formato PDF.