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Europei CONIFA 2022: il DG Vittorio Sanna e il capitano Claudio Pani parlano delle novità in arrivo

La Natzionale sarda prosegue la sua marcia di avvicinamento agli Europei CONIFA. Lo staff guidato dalla presidente Stefania Campus e dal direttore tecnico Vittorio Sanna è al lavoro per limare tutti i dettagli organizzativi in vista dell’evento in programma a Nizza dal 3 al 12 giugno prossimi.

Al fine di arrivare nelle migliori condizioni possibili alla kermesse continentale, la dirigenza della Natzionale ha messo a punto un raduno di preparazione che culminerà domenica 15 maggio con un incontro amichevole. Tutti i dettagli sull’appuntamento verranno comunicati nei prossimi giorni.

Intanto, a meno di due mesi dallo start dell’evento, a prendere la parola è il DG Vittorio Sanna, che nei giorni scorsi ha incontrato il capitano Claudio Pani: “Finalmente, dopo due anni di stop, torniamo in campo – ha affermato – gli Europei di Nizza saranno l’apice di due mesi di Natzionale, ma ai primi di maggio abbiamo programmato un’amichevole in Sardegna, in omaggio al popolo sardo e prima di altri impegni internazionali”.

Tre anni di lontananza dalla maglia con i quattro mori e l’albero giudicale sono troppi anche capitan Pani: “Sono impaziente – ha ammesso – non vedo l’ora di indossare di nuovo la maglia della Natzionale Sarda e di rilanciare con orgoglio i nostri valori di appartenenza”.

La Natzionale, dunque, è pronta a rimettersi in gioco, e riconosce negli Europei CONIFA 2022 una tappa fondamentale del suo progetto: “Sarà una verifica di come il nostro calcio può stare nel panorama internazionale – ha aggiunto Vittorio Sanna – il nostro obiettivo profondo è la valorizzazione della Sardegna a partire dai suoi calciatori, che saranno veri e propri ambasciatori orgogliosi della maglia che indossano. L’appartenenza alla propria terra e cultura per i Sardi è fortissima”.

Il torneo rappresenterà inoltre un’importante vetrina per tutto il movimento isolano: “Vorremmo che fossero visti tutti i giocatori con particolare attenzione, perché il confine tra un calciatore di successo e un calciatore che stagna in terza/quarta serie è molte volte sottile. Sono le opportunità che fanno la differenza e non il valore oggettivo o qualitativo dei calciatori. Nel giro della Natzionale – conclude – ci sono tanti ragazzi di valore”.